Con zincatura a caldo si intende l’immersione di manufatti in acciaio in un bagno di zinco fuso tenuto mediamente alla temperatura di 450 °C che ricopre l’acciaio con un sottile e resistente strato di zinco. Grazie al pretrattamento in un bagno di sali fusi di zinco cloruro e ammonio cloruro, l’acciaio si lega allo zinco conferendo una resistenza alla corrosione di molto superiore alla zincatura elettrolitica, dovuta anche alla maggiore resistenza meccanica dello strato protettivo che risulta efficace anche contro la salsedine e le correnti galvaniche. Il processo, secondo la normativa UNI EN ISO 1461 può essere suddiviso nelle seguenti fasi:
1) sgrassaggio e decapaggio, ottenuti con tensioattivi e acido cloridrico;
2) flussaggio mediante immersione in soluzione di ammonio cloruro e zinco cloruro;
3) zincatura effettuata ad immersione, dopo preriscaldamento a 100°C, in vasca di zinco fuso a 450°C per il tempo necessario a che l’acciaio raggiunga la stessa temperatura dello zinco;
4) raffreddamento in aria od in acqua a cui può seguire un trattamento di passivazione.
Per la colorazione del metallo si possono utilizzare due differenti lavorazioni. La verniciatura con polveri elettrostatiche termoindurenti è un processo di rivestimento con un film organico effettuato a scopo decorativo e di protezione alla corrosione e da agenti aggressivi. La verniciatura micacea applica all’acciaio uno smalto anticorrosivo a base di resine, ossido di ferro e pigmenti speciali idrorepellenti. L’aspetto esteriore risulta essere anticato, ideale per le applicazioni nell’arredo urbano. Il processo prevede l’inserimento del prodotto in un tunnel di preparazione in acciaio, il passaggio in una cabina automatica di verniciatura e successiva finitura in un forno di asciugatura.
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